Il Progetto

“Oltrepo(Bio)diverso, la natura che accoglie” è il progetto attraverso cui la Fondazione Sviluppo dell’Oltrepò Pavese, insieme ad un partenariato che conta 19 Enti del settore no profit, intende valorizzare il territorio collinare e montano pavese, unico spicchio di Appennino in Lombardia.

Il progetto è stato selezionato dalla Fondazione Cariplo, assieme a quello di V@lli Resilienti espresso dalle Comunità Montane di Valle Trompia e Valle Sabbia, nell’ambito del programma intersettoriale AttivAree mirato al rilancio delle aree interne lombarde.

Obiettivo del progetto è fare della biodiversità ambientale d’Oltrepò la leva, basata su trasferimento di conoscenza e supporto allo sviluppo di innovative attività agricole, produttive e di ricerca, per contrastare lo spopolamento, l’isolamento e la stasi produttiva e sociale di queste aree.
Oltrepo(Bio)diverso intende dunque intervenire per valorizzare al meglio la preziosa biodiversità presente in questo lembo di colline e montagne, “territorio lento” a ridosso delle “veloci” e dinamiche aree urbane e metropolitane della pianura padana.

Oltrepo(Bio)diverso, nel concreto delle 25 azioni con cui viene declinato il progetto, vuol dire quindi, per esempio, gestire in modo più avanzato e razionale le ingenti risorse boschive riunite nei consorzi forestali composti da migliaia di piccoli proprietari; favorire l’allevamento dell’unica razza bovina autoctona della Lombardia; incrementare la qualità dei pascoli; operare per il recupero delle terre abbandonate e per la salvaguardia di coltivazioni pregiate, a cominciare dai vigneti, sperimentandone di nuove.

Soprattutto Oltrepo(Bio)diverso è fare della biodiversità, e della ricerca che su questo tema affianca studiosi di quattro atenei (Pavia, Genova, Piacenza e Milano) nell’Open Innovation Center della Penicina varato dal progetto, l’emblema di un ecosistema pregiato ed unico.

Ma Oltrepo(Bio)diverso non investe solo sulla biodiversità dell’ambiente e della natura.

Il progetto interviene incisivamente, con azioni concrete scandite da qui al 2019, per rendere più accoglienti questi territori, sia per chi ci sta sia per chi ci vuole venire a vivere. Prevede infatti il rafforzamento della cooperazione tra tutti i soggetti pubblici e privati che operano nelle comunità locali allo scopo di implementare l’offerta e la qualità dei servizi educativi, formativi, culturali e fornire un più dinamico supporto dalle fasce deboli della popolazione. Altrettanto rilevante è l’azione di innovazione e sostegno per far tornare le località d’Oltrepò meta di un turismo sempre più esigente nell’individuare significative esperienze di incontro con quanto di autentico ed incontaminato offre l’Appennino, con i suoi borghi antichi, la sua natura, la sua cultura, la sua variegata offerta eno-gastronomica.

Senza dimenticare, ovviamente, gli emozionanti percorsi tra crinali e boschi che già portano qui ciclisti e camminatori, bikers e runners. O, più semplicemente, viandanti. Persone in cerca di silenzio e di bellezza, dunque di orizzonti nuovi ed essenziali, indispensabili ai nuovi cammini, anche interiori, di cui ognuno di noi sente, sempre più, il bisogno.

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